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L’intento dell’articolo è quello di osservare la complessità dei rapporti che legano il Campus universitario di Roma “Tor Vergata” all’universo discorsivo che lo riguarda, dalle ex borgate abusive alle immagini di periferie riqualificate del Municipio VIII, elevate nel Nuovo Piano Regolatore di Roma al rango di Centralità. Per comprendere la dimensione di relazione del sistema Tor Vergata è fondamentale ricorrere all’applicazione del metodo rizomatico e virtuale della performative mapping. Un processo che implica l’attribuzione di un nuovo senso e un diverso ordine a ciò che è preesistente. In questo contesto solo la potenzialità del GIS può orientare nel de-codificare la configurazione territoriale di Tor Vergata che vede nel rizoma, nella molteplicità dei punti di vista e nella differenza, il principio fondamentale del suo agire. La lettura
rizomatica del GIS, infatti, conferisce un’immagine innovativa sostituendo all’idea di precarietà, l’idea di un tessuto non privo di forma, che connota Tor Vergata come “luogo”, non più come periferia.