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Le ricerche della Geomatica applicata all’Architettura e al paesaggio, sono mirate sempre più allo sviluppo dell’innovazione nel campo delle tecniche di acquisizione dei dati e della loro gestione digitale; si ricercano metodi speditivi, con elevati gradi di automazione e versatili, per il supporto alla gestione della
conoscenza e della tutela del patrimonio culturale, che sia esso riferito ai beni artistico-architettonici o in senso più ampio all’insieme variegato dei beni paesaggistici, ad elevatissima densità nel territorio nazionale tanto da considerarlo Patrimonio esso stesso.
Le indagini e le iniziative di conservazione in materia di patrimonio paesaggistico devono costantemente fronteggiare le innumerevoli condizioni di rischio cui esso è esposto, e cui non sempre si riesce a sopperire con una tutela preventiva, sia esso un rischio costante come quello intrinseco allo status del bene, oppure
rischi improvvisi e imprevedibili, o solo parzialmente prevedibili, determinati da una emergenza ambientale.
E’ in questi test-site, che possiedono una tipica vulnerabilità derivante dalle loro intrinseche condizioni di esposizione al rischio, che risulta interessante sperimentare e combinare la ricerca tecnologica con l’interesse collettivo di tutela e conservazione del valore del bene stesso. Il presente contributo ha per obiettivo
la sperimentazione di sistemi speditivi di acquisizione dei dati spaziali in un test site d’eccezione, un’area delle Cinque Terre devastata dall’alluvione dell’autunno 2011.